Naca della Serena

Hai mai visto la Naca della Serena? La cascata segreta nel cuore della natura siciliana

Immersa nella campagna di Marineo, non lontano da Palermo, la Naca della Serena è una cascata poco nota e dunque ancora preservata dall’eco del turismo di massa. Situata lungo il corso del fiume Eleuterio, questa meraviglia naturale si presenta come una piscina scavata nella roccia, circondata da pareti levigate e da una vegetazione rigogliosa. La facilità del percorso e la bellezza incontaminata del luogo ne fanno un’esperienza ideale per chi cerca un contatto autentico con l’ambiente siciliano.

Un percorso semplice tra natura e storia

Il sentiero che conduce alla cascata si sviluppa in circa un chilometro partendo da Marineo, attraverso boschi rigogliosi e accanto a vecchi mulini e casali in disuso. Il percorso è generalmente agevole, adatto alle famiglie e ai bambini, e in alcuni tratti si cammina sull’alveo del fiume, immergendo i piedi nell’acqua limpida.

Durante il percorso è possibile osservare rocce scolpite dall’acqua e una ricca varietà di piante e insetti. I più attenti potranno persino scorgere piccoli crostacei o pesciolini che vivono in questo habitat non ancora minacciato. La presenza dei vecchi mulini, ormai in rovina, accompagna il visitatore verso la fine del cammino, regalando un’atmosfera sospesa tra passato e presente.

Al termine del sentiero si apre la conca naturale della Naca della Serena. Qui l’acqua cade in una cascata suggestiva, formando un bacino di colore turchese. Il contrasto tra il fragore dell’acqua e il silenzio della vegetazione circostante crea un’atmosfera di pace rara. Questo luogo rende l’area perfetta per una pausa di contemplazione o per un bagno rinfrescante nelle giornate più calde.

Naca della Serena sicilia
Massimiliano Boatta

La cascata e la sua piscina naturale

La Naca della Serena è costituita da una cascata a più salti che termina in una piscina naturale scavata nella roccia. I salti non sono particolarmente alti, ma generano un’acqua vivace e fresca che si raccoglie in una conca ampia. I punti più profondi raggiungono circa due metri, mentre nelle zone basse si può sedersi e lasciare le gambe a mollo, godendo degli effetti terapeutici del suono e del movimento dell’acqua.

La conformazione rocciosa intorno alla piscina presenta forme e colori vari, frutto dell’erosione secolare, che contribuiscono ad arricchire il panorama con un effetto quasi fiabesco. Le pareti verticali e le insenature creano un ambiente raccolto, dove la luce filtra appena e l’acqua dona riflessi freschi e calmanti. Questo contesto rende il luogo scenograficamente suggestivo.

L’elemento acqua non è presente solo nella cascata, ma accompagna anche il territorio circostante: si percepiscono corsi d’acqua secondari, ruscelletti che alimentano il bacino e giochi di riflessi tra le fronde. Il risultato è un eco-sistema integro, dove ogni elemento – roccia, vegetazione, acqua – interagisce armoniosamente. Vista così, la Naca della Serena non è solo una cascata, ma un piccolo santuario naturale.

cascate marineo
Matteo Maio

Periodo di visita e raccomandazioni

La Naca della Serena è visitabile tutto l’anno, ma il periodo ideale cade tra la primavera e l’estate, quando il flusso d’acqua è abbondante ed è possibile fare il bagno. Nei giorni successivi a piogge abbondanti è consigliabile prestare attenzione: il sentiero può diventare scivoloso e fangoso, rendendo necessarie calzature adeguate come scarponcini da trekking.

Data la delicatezza dell’ecosistema, è fondamentale rispettare l’ambiente circostante. Ciò significa non lasciare rifiuti, evitare schiamazzi e non disturbare la flora e la fauna presenti. La Naca della Serena ospita numerose specie vegetali e animali, alcune delle quali sensibili ai cambiamenti ambientali. Un approccio consapevole alla visita contribuisce a preservare l’integrità del luogo.

Il paese di Marineo e dintorni

Marineo
Virgilio Ferrara Wikimedia Commons

Marineo, borgo siciliano situato alle porte della conca dell’Eleuterio, funge da punto di accesso alla cascata. Il paese ha origini antiche, con tracce di insediamenti risalenti all’età del bronzo, e conserva un tessuto urbano caratterizzato da chiese storiche, vicoli e una vita comunitaria ancora radicata. Chi visita la Naca può approfittarne per scoprire anche il borgo e le sue tradizioni locali.

Nei dintorni si trovano antichi bagli, casali e mulini, che testimoniano un passato agricolo e rurale legato alla abbondante presenza dell’acqua. Queste architetture, oggi in gran parte abbandonate, aggiungono fascino al paesaggio e raccontano la relazione tra l’uomo e l’ambiente. La presenza di sentieri paralleli permette di esplorare altre zone del fiume Eleuterio e di immergersi ancora più in profondità nella valle.

La posizione geografica rende l’area facilmente accessibile: a breve distanza si trovano strade asfaltate per giungere a Marineo, mentre il percorso verso la cascata è chiaramente segnalato. Ciò rende la Naca della Serena una meta perfetta per una gita di mezza giornata, durante la quale si uniscono natura, storia e la possibilità di un bagno rinfrescante in un luogo ancora poco conosciuto.

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