Sulla costa nord-orientale del Brasile, a pochi chilometri dalla città di Natal, si trova un albero che sfida ogni convenzione botanica. Non è il più alto del mondo, né il più antico, ma per superficie coperta non ha eguali. Il “Maior cajueiro do mundo”, l’albero di anacardio più grande mai registrato, è una vera meraviglia della natura, capace di occupare da solo un intero ettaro di terreno. Questo esemplare straordinario si estende sulla spiaggia di Pirangi do Norte, nello stato del Rio Grande do Norte, ed è oggi un’attrazione naturale che attira visitatori da tutto il mondo. La sua storia, la sua struttura e il suo comportamento anomalo lo rendono un soggetto unico per la botanica e per il turismo ambientale.
Un albero dalle dimensioni eccezionali

Il cajueiro di Pirangi si distingue per un fenomeno raro: la capacità dei suoi rami di ricrescere verso il basso, toccare il suolo e radicarsi, creando nuovi punti di sostegno. Da un unico fusto originario, la pianta si è espansa in orizzontale fino a coprire un’area di oltre ottomila metri quadrati, corrispondente a più di un campo da calcio. Questa crescita continua, lenta ma inesorabile, ha trasformato l’albero in una vera e propria “foresta monoclonale”, cioè composta da un solo individuo.
Il comportamento biologico del cajueiro è attribuito a una probabile mutazione genetica, che gli consente di estendere i suoi rami come radici secondarie. In natura, questa capacità è rarissima per un anacardio e rende l’albero di Pirangi un caso di studio per molti botanici e ricercatori. La struttura dei rami è tale da formare un intreccio complesso di ombre, percorsi e passaggi naturali, che ricordano un labirinto verde.
Visivamente, l’albero non colpisce per la sua altezza, che resta contenuta, ma per la sua imponenza orizzontale e la densità della chioma. L’effetto è quello di un tetto vegetale continuo, sotto il quale si sviluppa un microambiente ombreggiato, umido e vivo, molto diverso dalle aree circostanti.
Il contesto geografico e ambientale

Pirangi do Norte è una località balneare situata lungo l’Atlantico, in un tratto di costa noto per le spiagge sabbiose e le acque trasparenti. Il clima caldo e umido della regione, unito alla natura sabbiosa del suolo, fornisce le condizioni ideali per la crescita dell’anacardio. Tuttavia, la presenza di un esemplare di tale estensione resta un fatto straordinario, unico al mondo.
L’albero si trova in una zona urbanizzata, ma è stato protetto da un’area delimitata e regolamentata, gestita come parco naturale. La presenza turistica è organizzata con strutture leggere, passerelle rialzate e aree informative, per permettere l’accesso senza compromettere l’equilibrio dell’albero. Il sito è facilmente raggiungibile dalla città di Natal, principale centro urbano della regione, ed è meta costante di escursioni giornaliere.
Il paesaggio che circonda il cajueiro è tipicamente tropicale, con vegetazione costiera, palme e altre piante adattate al clima marittimo. Tuttavia, la presenza di questo albero-monumento crea un contrasto evidente con l’ambiente: un’unica pianta che diventa elemento dominante del territorio, capace di modellare l’intera percezione del luogo.
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Una pianta che nutre e produce

Oltre alla sua imponenza fisica, il cajueiro di Pirangi continua a produrre anacardi in grandi quantità. Durante la stagione della fruttificazione, tra novembre e gennaio, si stima che l’albero possa generare oltre settantamila frutti, comprendenti la parte carnosa detta “mela” del cajù e il vero seme, ovvero l’anacardio propriamente detto.
Il ciclo produttivo del cajueiro è regolare e controllato. I frutti vengono raccolti con attenzione, evitando qualsiasi danno alla pianta. Una parte della produzione viene trasformata e venduta direttamente all’interno del sito turistico, contribuendo al sostentamento della gestione del parco e delle comunità locali.
Cosa offre la visita al cajueiro
Il parco del maior cajueiro do mundo è accessibile tramite un ingresso regolamentato. All’interno, i visitatori possono camminare lungo passerelle in legno che attraversano la chioma dell’albero, consentendo una visione ravvicinata dei rami radicati. Sono presenti punti panoramici sopraelevati, da cui è possibile osservare l’intero perimetro dell’albero e apprezzarne l’estensione.
Una piccola struttura museale fornisce informazioni botaniche e storiche, spiegando l’origine dell’albero, il suo funzionamento biologico e il significato culturale che ha assunto nel tempo. Il personale locale accompagna i visitatori in visite guidate e fornisce dettagli utili alla comprensione del sito. La visita si conclude spesso con una degustazione di prodotti a base di anacardio e con la possibilità di acquistare prodotti di artigianato locale.





