Nel cuore di Londra si cela una rete di gallerie sotterranee a circa trenta metri di profondità, costruite durante la Seconda guerra mondiale. Realizzate in segreto per proteggere la popolazione dai bombardamenti, queste strutture non vennero mai utilizzate per tale scopo, ma svolsero funzioni strategiche decisive. A partire dal 2028 sono destinate ad accogliere visitatori, trasformandosi in museo dell’intelligence con installazioni interattive e persino un bar immerso nel cuore della città.
Dalle origini belliche a James Bond
Nel 1940 furono scavate due gallerie parallele, lunghe circa quattrocento metri e larghe cinque, sotto il quartiere di Holborn, in prossimità della Central Line della metropolitana. La loro costruzione era motivata dal timore di un’invasione nazista e dal desiderio di fornire rifugio a migliaia di civili. Completate nel 1942, tuttavia, non vennero mai impiegate come rifugi, poiché furono rese sicure alcune stazioni della metropolitana. Di conseguenza, le gallerie furono dedicate esclusivamente a scopi governativi.
Poco dopo il loro completamento iniziarono a funzionare come centro di comunicazione segreta. Divennero quartier generale di una sezione speciale impegnata nel sabotaggio in Europa occupata e vi prestarono servizio figure come Ian Fleming, futuro ideatore di James Bond. Si trattò dunque di un luogo segreto di pianificazione militare e di trasmissione di informazioni sensibili, lontano dagli occhi e dalle orecchie del nemico.
Durante i decenni successivi, nel corso della Guerra Fredda, queste gallerie ospitarono strumenti fondamentali per la sicurezza britannica, tra cui il terminale britannico del primo cavo telefonico transatlantico e la famosa “linea rossa” tra Pentagono e Cremlino. Il sito era dotato di mense, bar e anche di bunker pensati per la protezione del governo in caso di conflitto nucleare, con oltre 200 persone impegnate a garantire il funzionamento in condizioni di massimo riserbo.

L’abbandono e il progetto di riapertura
Con l’avanzare delle tecnologie, l’utilizzo delle gallerie diminuì. Negli anni Ottanta vennero dismesse e gradualmente dimenticate, fino a quando nel 2023 una società privata le acquistò. È nato così un ambizioso piano di riqualificazione: l’obiettivo è trasformare l’area in una meta culturale e turistica, con un museo dell’intelligence britannica, un memoriale interattivo sulla Seconda guerra mondiale e un bar sotterraneo, tra i più profondi al mondo in ambito urbano.
L’idea è valorizzare la storia segreta del luogo, renderla accessibile al grande pubblico e al tempo stesso conservare l’atmosfera di mistero che avvolge questi spazi. Il concept prevede l’ubicazione dell’attuale Military Intelligence Museum nel nuovo spazio ipogeo, aprendo al pubblico una raccolta che copre tre secoli di storia. Tra i temi centrali ci sarà la narrazione del complesso e delicato rapporto tra verità e segreto, attraverso documenti, strumenti e testimonianze di agenti della Special Operations Executive. L’apertura al pubblico è prevista per il 2028: sarà un’occasione per scoprire un angolo di Londra finora invisibile.
Un’occasione per un dimensione culturale e tecnologica
Oltre al valore storico, la riqualificazione è pensata per offrire una dimensione culturale contemporanea. Attraverso mostre interattive e allestimenti multimediali, sarà possibile conoscere le vicende di donne e uomini impegnati nel lavoro clandestino durante la guerra. Non mancheranno approfondimenti sulle tecnologie di comunicazione e i gadget d’intelligence, che costituiranno una parte importante del percorso espositivo.
Il memoriale dedicato alle vittime dei bombardamenti guiderà i visitatori alla riflessione sul costo umano dei conflitti. Sarà affiancato da opere dedicate alla memoria civile, con installazioni che uniscono testimonianza personale e documenti storici, valorizzando un episodio meno noto della storia britannica.
Infine, il progetto incorpora un bar sotterraneo caratterizzato da un’atmosfera retrò, con riferimenti estetici agli anni Sessanta. Qui si potrà sorseggiare drink in un’atmosfera insolita, circondati da elementi architettonici autentici, generatori dell’epoca e decorazioni vintage, in un mix di storia, design e narrazione pop.





