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Oltre la battaglia: 5 cose da vedere a Waterloo

Il nome Waterloo evoca immediatamente uno degli eventi bellici più noti della storia europea, ma la cittadina belga non si esaurisce nel ricordo del conflitto del 1815. Chi oggi visita questo luogo trova un contesto urbano e paesaggistico trasformato, dove la memoria storica convive con elementi architettonici, religiosi e naturalistici di rilievo. Waterloo si presenta come una località ricca di percorsi da esplorare, in grado di offrire un’esperienza culturale ampia e articolata. L’impronta del passato è ancora ben visibile, ma non è l’unica chiave per comprenderne il valore: il territorio conserva edifici significativi, testimonianze civili e spazi verdi che contribuiscono a delinearne l’identità attuale.

Dove si trova Waterloo

Waterloo è un comune della regione vallona del Belgio, collocato a circa venti chilometri a sud di Bruxelles. Inserito nel Brabante vallone, confina con Braine‑l’Alleud e con Mont‑Saint‑Jean, luoghi chiave della battaglia. La cittadina è raggiungibile in auto tramite l’autostrada E19 oppure con il treno da Bruxelles fino alla stazione di Waterloo, a breve distanza a piedi dal centro storico.

La posizione è ideale per chi desidera unire l’esperienza storica con escursioni nella natura. La città si sviluppa attorno alla zona del campo di battaglia e conserva negli edifici e nei monumenti la memoria dell’evento del 1815. Gli spazi museali e le strutture circostanti rendono la visita logistica semplice e concentrata in un raggio relativamente ridotto.

Pur essendo legata alla guerra, Waterloo è oggi un luogo vivibile, dotato di servizi turistici, ristoranti e strutture ricettive. La compattezza del territorio permette di visitare più siti nel corso di una giornata, alternando monumenti, musei e passeggiate nella foresta circostante.

La Butte du Lion

Butte du Lion
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La Butte du Lion è una collina artificiale alta circa 43 metri e larga 169 metri di diametro, eretta tra il 1820 e il 1826 per commemorare il luogo dove il principe d’Orange fu ferito durante la battaglia. La scultura del leone in ghisa, alta circa 4,5 metri e del peso di 28 tonnellate, domina il panorama con la sua postura simbolica, la zampa appoggiata su un globo che simboleggia la pace ritrovata.

Raggiunta la sommità tramite 226 gradini, il visitatore trova una terrazza panoramica con tavole di orientamento che permettono di identificare le postazioni originali delle truppe alleate e francesi, visualizzando il terreno com’era il giorno dello scontro. L’accesso alla collina è incluso nel biglietto d’ingresso al complesso dei musei del Memorial 1815.

Opera dell’architetto reale Charles Vander Straeten e dello scultore Jean‑Louis Van Geel, il monumento rappresenta un simbolo della vittoria alleata e della riconciliazione europea. La sua presenza rende immediatamente riconoscibile il paesaggio di Waterloo, offrendo un colpo d’occhio che ben spiega la conformazione storica del sito.

La chiesa di Saint‑Joseph

chiesa di Saint‑Joseph
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Nel centro urbano di Waterloo sorge la chiesa di Saint‑Joseph, un edificio neoclassico costruito originariamente nel XVII secolo come cappella e ampliato all’inizio del XIX. L’architettura si ispira al barocco classico francese, con una struttura centrale a rotonda, una cupola luminosa e un portico colonnato sormontato da due leoni, simboli di rigore e solennità reali. In seguito all’aumento della popolazione, alla cappella fu aggiunto un ampio coro tra il 1823 e il 1824, ricavato da un’appendice in mattoni e copertura in ardesia, arricchita da elementi di mobilio sacro come la chaire e le panche in quercia provenienti dall’abbazia di Aywiers.

Verso la metà del XIX secolo l’edificio fu nuovamente ampliato e restaurato: tra il 1855 e il 1858 vennero aggiunte tre navate neoclassiche, una torre quadrata e, nel 1899, una cupola di rame alta 22 metri. L’interno si arricchì di pilastri ionici, stucchi bianchi e lucernari che illuminano la cupola centrale.

Il Castello di Argenteuil

Castello di Argenteuil
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All’interno del Domaine d’Argenteuil immerso nella foresta di Soignes, sorge il Castello di Argenteuil. Costruito in stile neoclassico nel XIX secolo, ha ospitato scuole internazionali e conserva vaste aree boschive e giardini. Il primo “Château d’Argenteuil” fu costruito nel 1835 ma, distrutto da un incendio una decina di anni dopo, venne ricostruito tra il 1856 e il 1858, con un’ampia sistemazione paesaggistica dei terreni circostanti. Anche se generalmente chiuso al pubblico, è visibile dall’esterno e apprezzabile con una camminata lungo i sentieri della zona, combinando interesse architettonico e contesto naturale.

Il Musée Wellington Waterloo

Museo Wellington
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Il Museo Wellington è ospitato nella storica locanda Bodenghien, dove il Duca di Wellington soggiornò nelle notti immediatamente precedenti e successive al 18 giugno 1815. All’interno quattordici sale raccontano la campagna di Waterloo attraverso reperti autentici, armi, documenti, dipinti e oggetti personali dell’epoca.

La visita è organizzata in modo cronologico e tematico, illustrando il contesto politico e militare della battaglia e le gesta dei protagonisti. Il museo propone anche mostre temporanee, contribuendo a mantenere viva la memoria storica con nuovi approfondimenti. La struttura è accessibile, ben collegata e situata nel centro del paese.

Grazie alla presenza di arredi originali e del tavolo su cui fu redatto il famoso rapporto di Wellington, il museo offre un’esperienza immersiva. È uno degli elementi centrali del Memorial 1815, strettamente collegato alla Butte du Lion e agli altri siti commemorativi.

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La Foresta di Soignes

Foresta di Soignes
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La Foresta di Soignes si estende per oltre 4.400 ettari tra Waterloo e Bruxelles, attraversando le regioni fiamminga, vallona e la capitale. Composta principalmente da faggi e querce secolari, è considerata patrimonio dell’umanità UNESCO per le sue faggete primordiali e la biodiversità.

Percorsi segnalati attraversano boschi ombrosi, radure e aree storico-naturalistiche. Si possono praticare camminate, escursioni a piedi o in bici, godendo di un ambiente tranquillo e ricco di punti d’interesse. Storicamente servì come retrocampo tattico durante la battaglia, oggi è un polmone verde che integra la visita ai monumenti.

L’accesso è libero in molti punti, con parcheggi pubblici e collegamenti con i mezzi. Alcune parti private limitano l’accesso diretto, ma rimane possibile ammirare scorci del castello di Argenteuil e muoversi sotto alberi centenari.

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